
«Se batto la Azarenka di terra battuta me ne mangio un paio di chili». Sembrava a dieta, Francesca Schiavone, numero 50 del mondo e sprofondata in una lunga carestia agonistica, in un’inappetenza da sazietà. Trentadue anni, molti onori, troppe imprese. Invece la fame era lì, che covava sotto la brace del suo tennis senza età. […]