
Era l’estate inglese del 2012: lunghissima, anomala, dorata. L’estate di Andy e Roger, l’estate delle due finali a Wimbledon. Quella dei Championships, l’ultima per ora firmata da Federer, strappata a Murray con il piccolo aiuto dell’amica pioggia (che costrinse a srotolare il tetto sul Centre Court). E quella delle Olimpiadi, astrusa e variopinta, quando per […]