Continua a grandinare sulla F.1, stavolta a far piovere pesanti è l’ex presidente della Fia Max Mosley. «Se continuerà su questa strada – ha scritto sul Daily Telegraph – la F.1 si troverà dentro una grande crisi. Il futuro di sei dei dieci team è incerto, i costi sono troppo alti, ci sono troppe soluzioni artificiali e tutto quello che ci viene dato sono gare senza vera competizione e noiose». (da Italiaracing) Secondo Mosley le proposte avanzate fino ad ora, come quella della terza macchina per i grandi team, sarebbero «molto nocive alla F.1», mentre la vera soluzione è permettere «ai piccoli team di essere competitivi con i soldi che hanno a disposizione». Per questo chiede che venga insistito un budget cap di 60 milioni di sterline a stagione e che venga liberalizzato il regolamento.
Mosley è duro anche con lo Strategy Group. «E’ del tutto senza speranza. La migliore proposta che ho sentito è di cancellarlo e sostituirlo con tre consulenti indipendenti, gente che conosce lo sport, ma non è di parte, come Ross Brawn, Charlie Whiting e Peter Wright (il responsabile sicurezza della FIA, ndr). L’ultima stoccata per Jean Todt: «È diventato l’ambasciatore delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale. Vedremo se al fine del suo mandato sarà davvero riuscito a fare la differenza su questo argomento».
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