Mauresmo e Murray, una donna per coach

France Murray Mauresmo

Una donna per amico. Anzi, per allenatore. E’ Amelie Mauresmo, 34enne ex n.1 del mondo ritiratasi nel 2009, attuale capitana di Fed Cup della Francia, che è stata scelta dal n.8 del mondo e campione di Wimbledon in carica Andy Murray per sostituire Ivan Lendl, l’ex fuoriclasse ceco-americano che a marzo lo aveva clamorosamente “mollato”. Scelta rara, anche se va detto che non è la prima volta che una donna fa da tecnico ad un uomo: lo stesso Murray per anni è stato seguito da mamma Judy (anche lei capitana di Fed Cup, per la Gran Bretagna), mentre a cavallo di anni ’80 e ’90 fu la bionda Tatiana Naumko a fare da chioccia ad Andrei Chesnokov (n.9 Atp nel ’91). Senza contare l’importanza di mamma Gloria per Jimmy Connors e di mamma Olga, prima maestra di Ivan Lendl. Più recentemente Klaudya, mamma di Denis Istomin, Raissa, la mamma di Marat Safin e di sua sorella Dinara, e Ilona, la moglie di Donald Young hanno ricoperto il ruolo, gli esempi restano comunque pochissimi. Nelle scorse settimane erano stati fatti tanti nomi, ad esempio quello di Martina Navratilova, persino John McEnroe aveva raccontato di essere «in attesa di una telefonata da Murray». La telefonata è invece arrivata a casa Mauresmo. «E’ stato qualche settimana fa e sono rimasta sorpresa, ma abbiamo subito parlato del suo gioco. Che io sia una donna non mi pare rilevante: sappiamo quanto ha contato la madre nella carriera di Andy. Credo che lui sia in cerca di qualcosa di diverso dal punto di vista della sensibilità e delle emozioni, per me conta la sfida. Perché mi ha scelto? A me lo ha detto, ma chiedetelo a lui…». Per ora l’accordo riguarda solo la stagione sull’erba, «poi vedremo», ha chiarito la Mauresmo che ha anche svelato di avere ricevuto una richiesta simile anni fa da Marion Bartoli («ma non eravamo compatibili»). La Mauresmo che in carriera ha vinto Wimbledon e gli Australian Open nel 2006 (quando fece coming out rivelando la sua omosessualità), si è detta sicura di poter aiutare Murray. «Non posso entrare nei dettagli, ma ho molta esperienza, e una mia visione del tennis. Andy è interessato a questo. Il suo obiettivo principale ora è riconfermarsi a Wimbledon, e non sarà facile». La francese, grande appassionata di vini, non è preoccupata dal doppio incarico in Fed Cup: «ma non lavorerei mai a tempo pieno come coach». In fondo, Francia e Scozia sono stati per secoli reami gemelli. Se Murray rivincerà Wimbledon con a fianco la regina Amelie, per festeggiare stapperanno di certo una bottiglia di Sancerre.

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